Questa mattina, Corso Secondigliano è stato teatro di una violenta sparatoria che ha scosso il quartiere. Oltre sedici colpi sono stati esplosi sotto l’abitazione del ras Gennaro Casaburi, noto per i suoi legami con i Rispoli di Largo Macello. Casaburi era già stato vittima di un agguato nel rione Berlingieri qualche anno fa. Le indagini sull’episodio sono condotte dagli uomini del commissariato di Secondigliano, sotto la guida del vice questore aggiunto Raffaele Esposito. Gli spari sono avvenuti in mezzo alla folla, suscitando attimi di paura tra i passanti e i commercianti della zona.
La sparatoria sembra essere l'ennesimo capitolo della faida camorristica che imperversa a Secondigliano. Secondo le prime ricostruzioni, sconosciuti, forse a bordo di scooter, hanno esploso almeno dieci colpi sotto l’abitazione di Casaburi. I poliziotti, giunti sul posto subito dopo l’allarme, hanno proceduto ai rilievi del caso, recuperando numerosi bossoli sull’asfalto, suggerendo l'uso di un’arma automatica. Le immagini delle telecamere di sorveglianza presenti nella zona potrebbero rivelarsi fondamentali per la ricostruzione dell’accaduto.
Le autorità non escludono alcuna pista, sebbene la matrice camorristica del raid sembri evidente. Una possibile spiegazione dell'attacco risale ai dissapori tra Casaburi e la famiglia Maione, attiva nella zona del Perrone. I contrasti sarebbero nati da una lite tra Casaburi e Vincenzo Maione, culminata in un agguato contro Casaburi nel dicembre del 2020, durante il quale fu gravemente ferito. Da allora, la faida tra le due famiglie non si è mai realmente placata.
L'ultimo episodio di questa notte potrebbe rappresentare l’ennesimo tentativo di vendetta all'interno di questa sanguinosa rivalità. Mentre le indagini proseguono, la comunità di Secondigliano vive nell'incertezza e nella paura, sperando che la violenza cessi e la giustizia prevalga.
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