Palazzo Fuga apre le sue porte a un nuovo capitolo culturale. Il Real Albergo dei Poveri, conosciuto come Palazzo Fuga, ospiterà una parte significativa della collezione del Museo Archeologico Nazionale di Napoli (MANN). Questo monumento barocco, ideato dall'architetto Ferdinando Fuga, non sarà semplicemente un’estensione del MANN, ma diventerà un centro dedicato alla storia della riscoperta dei siti vesuviani, arricchito da reperti, ricostruzioni, pannelli informativi e supporti multimediali.
Massimo Osanna, Direttore Generale dei Musei per il Ministero della Cultura, ha dichiarato: "Non vogliamo replicare una collezione già ben raccontata nello stesso Mann: piuttosto, andremo a creare un luogo dedicato alla storia della riscoperta dei siti vesuviani, attraverso reperti, ma anche ricostruzioni, pannelli e supporti multimediali”. Con queste parole, Osanna ha confermato le voci di corridoio che circolavano da tempo: il Real Albergo dei Poveri a Napoli accoglierà una parte della prestigiosa collezione del MANN.
Il progetto di restauro, che prevede oltre ottomila metri quadrati di superficie dedicata all'area museale, trasformerà questo edificio storico in un punto di riferimento culturale. Dopo aver accolto i meno abbienti della società napoletana in passato, Palazzo Fuga è pronto a diventare un faro della cultura contemporanea. Oltre alle aree espositive, il complesso ospiterà un bookshop, un caffè e una terrazza panoramica situata al quinto piano.
Diverse sezioni espositive guideranno i visitatori attraverso un viaggio nel tempo:
1. Scoperta
2. Scavi vesuviani, suddivisi in:
- Pre-unità
- Post unità
- Dal 1964 a oggi
3. Vita quotidiana e tragedia
4. Pompei di carta
Una delle attrazioni principali sarà la ricostruzione digitale dell’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. Massimo Osanna ha spiegato: "Inizieremo col riproporre digitalmente l’eruzione vesuviana del 79 dopo Cristo. Lo scopo non è solo emozionare i visitatori, quanto far loro comprendere quanto sia cambiato il paesaggio campano dopo un evento di tale portata. Nelle sale attigue collocheremo veri e propri materiali eruttivi, cumuli di lapilli, ad evidenziare la seconda vita di Pompei, quella nascosta e sotterranea, quella dei saccheggi, fino all’avvio degli scavi ercolanesi".
Ulteriori ricostruzioni multimediali rappresenteranno la Casa del Citarista, la casa di un poeta e il Tempio di Iside. Diverse sale saranno dedicate alle figure chiave dell’archeologia vesuviana, come Giuseppe Fiorelli, Vittorio Spinazzola e Amedeo Maiuri. Il percorso espositivo coprirà anche periodi più recenti, fino ad arrivare alla crisi degli anni Novanta e Duemila.
Un'attenzione particolare sarà riservata a Pompei. "Disporremo in una sala estesa oltre 600 metri quadri, una serie di oggetti legati alla vita quotidiana, dagli arredi domestici, alle chiavi, fino ai piccoli fagotti d’oro e argento che le persone, sorprese dall’eruzione, provarono frettolosamente a portar via", ha concluso Osanna.
L'architetto Paolo Desideri è il responsabile del progetto che trasformerà il Real Albergo dei Poveri da ospizio a destinazione culturale. Questo ambizioso progetto restituirà alla città di Napoli uno dei suoi monumenti più significativi, arricchendo ulteriormente il patrimonio culturale e offrendo ai visitatori un'esperienza immersiva nella storia e nell'archeologia vesuviana.
In conclusione, Palazzo Fuga rappresenterà non solo una celebrazione delle scoperte archeologiche, ma anche un punto di incontro tra passato e presente, un luogo dove la storia prenderà vita attraverso tecnologie moderne e narrative coinvolgenti.
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