Domani, 27 marzo 2024, sarà un giorno speciale per il nostro quartiere. Alle ore 11:30, nei pressi di Largo Gaetano Errico, l'ex Traversa IV Corso Italia sarà ufficialmente intitolata Via Gianluca Cimminiello.
La scelta è stata intrapresa nel ricordo di un giovane uomo che è diventato simbolo della lotta contro la criminalità organizzata. Accanto al vicesindaco di Napoli con delega alla toponomastica, Laura Lieto, saranno presenti i familiari di Gianluca, riuniti per celebrare la vita e l'eredità di un ragazzo che ci ha lasciato fin troppo presto.
La tragica storia di Gianluca Cimminiello
Gianluca Cimminiello, tatuatore di 31 anni, è stato brutalmente assassinato il 2 febbraio 2010 nel suo studio Zendark Tattoo, situato lungo la Circumvallazione esterna di Napoli, nella zona di Casavatore. La sua vita è stata spezzata da un gesto di violenza inaudita, perpetrato da individui legati al mondo della criminalità organizzata.
Il motivo apparente dell'omicidio risale a un banale scambio su Facebook. Gianluca aveva pubblicato un innocuo fotomontaggio che lo ritraeva con un giocatore argentino, l'allora attaccante del Napoli Ezequiel Lavezzi. Il gesto ha suscitato l'ira di Vincenzo Donniacuo, un altro tatuatore di Melito. Donniacuo, sentendosi oltraggiato dal fatto che il giocatore in questione non avesse scelto lui come tatuatore, ha cercato vendetta, chiedendo ai suoi affiliati di partire all'azione.
La tragedia si è consumata quando, tre giorni dopo il litigio iniziale, Gianluca è stato colpito a morte davanti al suo negozio. Il killer, Vincenzo Russo, affiliato al clan degli scissionisti, ha sparato tre colpi mortali, interrompendo per sempre la vita di un ragazzo come tanti altri e lasciando la sua famiglia e i suoi amici nel dolore e nello sconforto.
Giustizia e memoria
La morte di Gianluca Cimminiello ha scosso profondamente l'intera comunità Napoli e ha evidenziato ancora una volta il devastante impatto della criminalità organizzata sul tessuto sociale della città. Tuttavia, la risposta delle autorità e della società civile non è stata passiva. Il processo per l'omicidio di Gianluca ha portato alla condanna all'ergastolo di Vincenzo Russo nel 2012, sentenza confermata in appello nel 2013 e definitivamente confermata dalla Corte di Cassazione nel 2018.
Ma la memoria di Gianluca non è stata dimenticata. La sua storia ha ispirato iniziative volte a promuovere la legalità e la memoria delle vittime innocenti delle mafie. Diversi eventi e iniziative culturali sono stati dedicati a lui nel corso degli anni, dimostrando il desiderio della comunità di onorare il suo ricordo e di contrastare il potere delle organizzazioni criminali.
Nel 2013, gli stato dedicato lo spettacolo teatrale intitolato Quartieri spagnoli, di scena al teatro Trianon. Nello stesso anno, l'associazione Libera Sport, la Nuova cooperazione organizzata di don Peppe Diana e della Fondazione Po.l.i.s lo hanno omaggiato con la maratona della legalità, insieme alle altre vittime innocenti Dario Scherillo, Attilio Romanò e Andrea Nollino.
Il 6 maggio 2014, nella palestra di Gianni Maddaloni a Scampia, è stata inaugurata una targa per le vittime innocenti della violenza e della camorra dedicata a Gianluca e a Maurizio Estate. Importante è anche la creazione di una sala della Casa della Cultura in memoria di Cimminiello, con sportello informagiovani, aule di studio, rock archivio, fab lab e sala prove comunale.
Una lapide in suo omaggio è situata in via del Cassano, così come il 2 febbraio 2015 il presidio di Libera Vomero-Arenella e la sua famiglia hanno organizzato per la prima volta il Premio Gianluca Cimminiello, presso la palestra Fitness Village. La cerimonia si ripete a cadenza annuale. Infine, il 15 novembre 2015, la palestra Piantedosi dell'IC Sauro Errico Pascoli ha assunto il suo nome.
Un tributo duraturo: Via Gianluca Cimminiello
L'intitolazione di una strada al tatuatore è il culmine di questi sforzi. La nuova Via Gianluca Cimminiello non è solo un nome su una targa, ma un tributo duraturo alla memoria di un giovane uomo che è diventato simbolo della lotta per la giustizia e la legalità. Ogni volta che i residenti di Secondigliano passeranno per questa strada, si ricorderanno del coraggio di Gianluca e del suo impegno per un futuro migliore per chi gli è sempre stato accanto.
La cerimonia di intitolazione sarà un momento di commozione e riflessione, in cui i familiari di Gianluca, insieme alle autorità locali e alla comunità, si uniranno per rendere omaggio a una vita spezzata dalla violenza mafiosa. Ma sarà anche un momento di speranza, in grado di rappresentare una promessa di resistenza e di impegno contro ogni forma di criminalità e oppressione.
In un momento in cui la lotta contro la criminalità organizzata rimane una sfida cruciale per Napoli e per l'intero paese, l'esempio di Gianluca Cimminiello continuerà a ispirare e a guidare coloro che credono in un futuro di legalità, giustizia e dignità per tutti. La sua memoria sarà un faro di speranza nella lotta per un'Italia libera dalla mafia e dalla violenza.