Nei pressi del campo rom di via Circumvallazione Esterna, la situazione non è proprio delle migliori. Chi transita lungo la strada che collega Secondigliano con i comuni limitrofi, tra i quali Arzano e Melito, è costretto ad "ammirare" uno spettacolo abbastanza desolante.
Dal terreno spuntano frigoriferi rotti, con carcasse di automobili, rifiuti a volontà, sacchetti della spazzatura senza fine e persino targhe di veicoli, probabilmente sottratte in maniera illecita. Lo scenario olfattivo e visivo non lascia indifferenti e il caso è stato segnalato alle autorità competenti a più riprese, con varie richieste di intervento da parte dei cittadini. Eppure, lo stallo va avanti.
Chi si occupa della raccolta dei rifiuti della zona? Si può parlare di un autentico groviglio di competenze e territoriale tra Asia (del Comune di Napoli) e Sapna (gestita dalla Città Metropolitana). Il sindaco partenopeo Gaetano Manfredi è attualmente amministratore di entrambe le aziende, ma le richieste della comunità non hanno ancora ottenuto risposte esaudienti.
Va ricordato che, a differenza di quello di Cupa Perillo, il campo rom di Secondigliano è regolare. Dal 2016, la zona può essere considerata con l'appellativo di Villaggio Attrezzato, finanziato con fondi europei come alternativa a baraccopoli vietate a livello europeo. Qui i bambini giocano tra roulotte e prefabbricati e vivono molte persone, ma dietro il quotidiano si cela una vera e propria bomba ecologica.
La vicina discarica abusiva getta ombre inquietanti sulla salute e sulla sicurezza e ci si aspetta che le istituzioni di competenza monitorino una zona potenzialmente pericolosa. La comunità di Secondigliano e delle aree limitrofe attende una risposta immediata e efficace a una riflessione tanto importante.