Una violenta bomba d’acqua ha colpito durante la notte l’area nord di Napoli, causando pesanti allagamenti e notevoli disagi in diversi comuni. Le piogge torrenziali, cadute con grande intensità in poche ore, hanno trasformato strade e marciapiedi in veri fiumi di acqua e fango. Tra i territori maggiormente colpiti ci sono Casoria, Afragola, Casalnuovo e il quartiere di Scampia, dove al mattino la situazione appariva drammatica agli occhi dei residenti. In particolare, i disagi più gravi si sono verificati a Casoria in via Lufrano e ad Afragola in via Arena, dove il sottopasso dell’Alta Velocità si è completamente riempito d’acqua, intrappolando numerosi automobilisti costretti a rimanere chiusi nei veicoli. I vigili del fuoco hanno lavorato ininterrottamente per tutta la notte effettuando decine di interventi di soccorso. In alcune operazioni si è addirittura reso necessario l’impiego di canoe per raggiungere e mettere in salvo le persone bloccate.
Anche Scampia ha subito pesanti conseguenze, con la nuova pista ciclabile completamente sommersa. A denunciare la situazione è stata una residente della zona delle Vele, che ha espresso grande preoccupazione per la sicurezza di pedoni e ciclisti: “Abito in via Tancredi Galimberti, all’angolo con via Labriola. Non credo sia normale trovarsi in queste condizioni, come mostrato in un video che ho registrato. Le piste ciclabili, a mio parere, creano problemi a chi cammina e guida, specialmente con l’acqua alta che nasconde i muretti laterali. Stamattina Scampia sembrava Venezia. Mi chiedo cosa succederà quando riapriranno le scuole. Serve trovare una soluzione”. La testimonianza è stata riportata da Fanpage.it, che ha documentato con immagini e filmati la condizione delle strade invase dall’acqua.
I centralini dei vigili del fuoco sono stati tempestati di telefonate per tutta la notte, con centinaia di richieste di intervento concentrate in poche ore. Il temporale che ha colpito la provincia di Napoli si è rivelato rapido ma dirompente, scaricando in breve tempo una quantità di pioggia tale da paralizzare la circolazione in molte aree dell’hinterland. Le strade, trasformate in torrenti, hanno bloccato non solo le auto in transito ma anche i cittadini che si apprestavano a iniziare la giornata. Gli interventi dei vigili del fuoco sono stati numerosi e complessi, con squadre che hanno operato senza sosta in diversi comuni per liberare veicoli, sottopassi e abitazioni dall’acqua.
I maggiori problemi si sono registrati, come riportato da Fanpage, a Scampia, Casoria, Afragola e Casalnuovo, con particolare criticità nel sottopasso della stazione dell’Alta Velocità di Afragola, che si è trasformato in un’enorme piscina. In alcune zone, per mettere in salvo le persone in difficoltà, i pompieri hanno dovuto ricorrere a canoe per muoversi tra le auto sommerse. Scene che hanno richiamato alla memoria vere e proprie emergenze alluvionali, con l’acqua che ha invaso garage, negozi e abitazioni a piano terra.
A Scampia, oltre ai disagi per la viabilità, si sono registrati gravi allagamenti nell’area delle Vele, attualmente interessata dai lavori di abbattimento e ricostruzione. Molte strade, all’alba, si presentavano come fiumi d’acqua fangosa, rendendo impossibile l’accesso a diverse abitazioni e bloccando residenti e commercianti che non hanno potuto aprire le attività. Diversi cittadini hanno commentato che “Scampia sembrava Venezia” per l’altezza dell’acqua, che in alcuni punti copriva completamente i marciapiedi e lambiva i portoni.
La Protezione Civile della Regione Campania, intanto, ha prorogato l’allerta meteo gialla su tutto il territorio regionale per altre 24 ore, fino alle 23.59 di oggi. L’avviso spiega che “i temporali saranno improvvisi, di breve durata ma intensi, accompagnati da fulmini, grandinate e raffiche di vento”. La Protezione Civile ha inoltre evidenziato che le precipitazioni potrebbero causare forti impatti al suolo in un lasso di tempo ristretto, ma al momento è impossibile determinare con precisione il momento e il luogo esatto in cui si verificheranno i fenomeni più intensi, data l’elevata incertezza previsionale che caratterizza questo quadro meteorologico.
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