A Scampia si volta pagina. Il campo rom di Cupa Perillo, simbolo di decenni di abbandono e degrado, sarà finalmente trasformato. L'annuncio arriva direttamente dal sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, al termine di un incontro cruciale in Prefettura, che ha visto la partecipazione, anche se virtuale, del commissario straordinario Fabio Ciciliano. Si tratta di un piano ambizioso che punta non solo alla bonifica dell'area, ma anche alla riqualificazione e al reinsediamento delle famiglie rom attualmente residenti in soluzioni abitative dignitose e sostenibili.
Il progetto, che dovrebbe partire già dalla prossima estate, prevede un intervento articolato su più fronti. Innanzitutto, il trasferimento delle 250-300 persone che attualmente vivono nel campo in micro-cluster abitativi o appartamenti confiscati alla criminalità organizzata, già individuati grazie alla collaborazione con le associazioni di categoria. Parallelamente, si procederà con la bonifica dell'area e la creazione di nuove infrastrutture, come svincoli stradali e aree verdi.
"Il progetto è pronto e sappiamo già come procedere", ha dichiarato il sindaco Manfredi con determinazione. "Abbiamo una visione chiara per il reinsediamento delle famiglie, per la realizzazione dei nuovi svincoli e per la bonifica dell'area. Ora, grazie ai poteri commissariali e alla collaborazione istituzionale, possiamo accelerare i tempi e garantire il reperimento delle risorse necessarie".
Un aspetto centrale di questo ambizioso piano è il costo complessivo dell'operazione, stimato in circa 30 milioni di euro. Circa la metà della somma è già stata coperta attraverso finanziamenti dedicati al reinsediamento e alla realizzazione degli svincoli, grazie alla collaborazione tra la Prefettura e la Città Metropolitana. Restano tuttavia da reperire i fondi per la bonifica dell'area, stimati in circa 12 milioni di euro, che potrebbero arrivare dalla struttura commissariale.
Il campo rom di Cupa Perillo rappresenta uno dei problemi più annosi di Scampia, una realtà che per oltre trent'anni ha afflitto questa zona di Napoli Nord, diventando un simbolo di marginalità e degrado. La bonifica dell'area e il reinsediamento delle famiglie rom non sono solo un intervento urbanistico, ma anche un passo fondamentale verso una maggiore inclusione sociale e un miglioramento della qualità della vita per tutti i cittadini.
"Abbiamo instaurato una sinergia istituzionale importante", ha sottolineato Manfredi. "Questa collaborazione tra Comune, Prefettura e struttura commissariale ci consentirà di risolvere una questione che si trascina da decenni. È un segnale forte per Scampia e per tutta Napoli: non ci saranno più aree dimenticate, ma interventi concreti per il futuro della città".
Il piano è stato anche condiviso con le associazioni rom, un passo cruciale per garantire che il trasferimento avvenga nel rispetto della dignità e dei diritti delle famiglie coinvolte. Questa cooperazione testimonia un approccio inclusivo e partecipativo, che mira a superare vecchie logiche di esclusione e marginalizzazione.
Ma il progetto non si limita a risolvere l'emergenza attuale. Una volta completata la bonifica, l'area sarà completamente trasformata: al posto del campo rom sorgeranno nuove infrastrutture, come svincoli strategici per migliorare la mobilità e nuove aree verdi per restituire spazi vivibili e sicuri ai cittadini di Scampia. Questo intervento si inserisce in un più ampio piano di rigenerazione urbana che punta a fare di Scampia un quartiere simbolo di rinascita e innovazione.
La sfida è ambiziosa, ma i segnali sono incoraggianti. Grazie alla collaborazione tra Comune, Prefettura e struttura commissariale, i tempi per l'attuazione del progetto saranno significativamente ridotti rispetto al passato. L'obiettivo dichiarato è di avviare i lavori già dalla prossima estate, una tempistica che testimonia la determinazione delle istituzioni a intervenire con rapidità ed efficacia.
Il commissario straordinario Fabio Ciciliano, designato dal governo per gestire il piano di riqualificazione, ha sottolineato l'importanza di questo intervento: "Il modello che stiamo attuando per Cupa Perillo è un esempio di come i poteri commissariali possano essere utilizzati per affrontare problemi complessi e accelerare i tempi di realizzazione. Questo progetto rappresenta un'opportunità unica per trasformare una situazione di degrado in un modello di sviluppo urbano sostenibile".
La riqualificazione del campo rom di Cupa Perillo non è solo una questione locale, ma un simbolo del cambiamento che può avvenire quando le istituzioni lavorano insieme per un obiettivo comune. Napoli, e in particolare il quartiere di Scampia, hanno sofferto a lungo per la mancanza di interventi strutturali e per una gestione frammentata dei problemi sociali ed economici. Ora, grazie a questo progetto, si apre una nuova fase, in cui la città può guardare al futuro con speranza e determinazione.
Questo intervento rappresenta un passo fondamentale verso la trasformazione di Scampia in un quartiere più vivibile, inclusivo e sostenibile. La strada è ancora lunga, ma il segnale lanciato dalle istituzioni è chiaro: Napoli non lascia indietro nessuno, e ogni quartiere, anche quelli più difficili, merita attenzione, risorse e opportunità di crescita.
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