La crisi idrica che ha investito Arzano e Casavatore nelle ultime ore è la diretta conseguenza del crollo dell’acquedotto a Secondigliano, avvenuto nella notte tra ieri e oggi. L'episodio, che ha generato una voragine di oltre dieci metri in via Cupa Vicinale dell’Arco, ha causato l’interruzione della fornitura idrica per migliaia di cittadini. Secondigliano, situato nel quadrante nord di Napoli, si trova al centro di questa emergenza a causa del cedimento strutturale di una conduttura principale, localizzata a circa sei metri di profondità. Il danno ha anche portato allo sgombero di quattro edifici, con l’evacuazione di 22 famiglie, pari a circa 70 persone, che ora si trovano in una situazione di incertezza.
Il collettore interessato dall’incidente è una parte fondamentale dell’infrastruttura idrica che collega San Prisco a Napoli. Il guasto ha determinato il collasso di una galleria larga dieci metri, creando una situazione di estrema urgenza per le comunità locali. In via precauzionale, sono state interrotte anche le forniture di gas ed elettricità nelle aree limitrofe al crollo, aumentando il disagio per i residenti. La società Acqua Campania, responsabile della gestione dell’infrastruttura, ha avviato immediatamente le operazioni di riparazione, ma i lavori, vista la complessità del danno, richiederanno tempi significativi. Sul posto, la Protezione Civile, i Vigili del Fuoco, il nucleo SAF (Speleo-Alpino-Fluviale) e le forze dell’ordine stanno lavorando incessantemente per mettere in sicurezza l’area.
Ad Arzano e Casavatore, comuni confinanti con Napoli, la situazione è critica. La sindaca di Arzano, Cinzia Aruta, ha disposto la chiusura delle scuole e l’arrivo di autobotti per garantire ai cittadini un minimo approvvigionamento idrico. “Il ripristino è previsto per la mattinata, ma sarà necessario del tempo prima che l’acqua torni in pressione e raggiunga le abitazioni, soprattutto quelle situate ai piani alti,” ha dichiarato la sindaca. Nel frattempo, il Comune ha organizzato punti di distribuzione temporanei per permettere ai residenti di prelevare piccole scorte d’acqua.
A Casavatore, la situazione è altrettanto drammatica. Il sindaco Vito Marino ha annunciato l’esaurimento delle riserve idriche comunali e ha sottolineato che le manovre diversive di fornitura effettuate durante la notte non hanno avuto l’effetto sperato. Tutto il territorio comunale si trova attualmente senza acqua, e l’amministrazione è in stretto contatto con Acqua Campania e le autorità regionali per cercare una soluzione rapida all’emergenza.
La mancanza d’acqua sta creando gravi disagi per le famiglie, già provate dall’interruzione di altri servizi essenziali come luce e gas. La chiusura delle scuole ad Arzano è solo una delle tante misure adottate per gestire la crisi, ma non basta a contenere le difficoltà. Le attività commerciali e produttive dei due comuni sono in gran parte paralizzate, mentre le famiglie evacuate a Secondigliano devono fare i conti con lo stress e le incertezze legate alla temporanea perdita delle loro abitazioni.
Il prefetto Michele Di Bari ha convocato un tavolo permanente presso il Centro di Coordinamento Soccorsi per gestire l’emergenza in corso. Sul fronte istituzionale, i consiglieri comunali Nino Simeone, presidente della Commissione Infrastrutture, e Gennaro Acampora, capogruppo PD, stanno monitorando attentamente la situazione a Secondigliano. Gli interventi delle autorità sono concentrati su due fronti principali: il ripristino dell’acquedotto e il supporto immediato alle persone colpite dall’evento.
Nonostante gli sforzi congiunti delle istituzioni e dei tecnici sul campo, il ripristino completo della conduttura richiederà giorni, se non settimane. La profondità del danno e la necessità di lavorare in sicurezza rallentano le operazioni, mentre le autobotti rappresentano al momento l’unica fonte di approvvigionamento idrico per molti residenti. La situazione evidenzia anche la fragilità delle infrastrutture idriche nella regione, sollevando interrogativi sulla manutenzione e sulla capacità di prevenire simili disastri in futuro.
L’emergenza idrica di Arzano, Casavatore e Secondigliano si presenta come una delle più gravi degli ultimi anni nel napoletano. Con l’inverno ormai alle porte, il rischio di ulteriori complicazioni, come l’aggravarsi delle condizioni meteorologiche, rende ancora più urgente una risposta strutturata e definitiva.