Da oggi, 1° dicembre 2024, prende ufficialmente il via il progetto “Restart Scampia”, un ambizioso piano di rigenerazione urbana che vedrà la demolizione dei complessi abitativi conosciuti come “Vele” e la riqualificazione delle aree limitrofe. L’iniziativa, destinata a trasformare profondamente il volto di uno dei quartieri simbolo di Napoli, si protrarrà fino al 30 novembre 2026, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita dei residenti e restituire al territorio un nuovo impulso socio-economico.
Il progetto coinvolge in modo diretto il sistema viario dell’area, rendendo necessarie modifiche significative alla circolazione per consentire l’esecuzione dei lavori in condizioni di sicurezza. A partire dal 1 dicembre, via Antonio Labriola sarà chiusa al traffico veicolare nel tratto compreso tra l’istituto comprensivo statale “Virgilio IV” e l’ingresso del complesso residenziale “7 palazzi”, nella direzione di via Tancredi Galimberti. Contestualmente, la corsia destra e il marciapiede di via Tancredi Galimberti saranno occupati nel tratto tra via Antonio Labriola e viale della Resistenza, fino all’immissione in piazza Giovanni Paolo II.
Un’ulteriore fase dei lavori prenderà il via il 13 gennaio 2025, con l’occupazione di una porzione di viale della Resistenza adiacente alle “Vele”. Questo segmento sarà interessato da interventi finalizzati alla rimozione degli edifici e alla successiva riqualificazione dell’area. Le autorità locali hanno predisposto percorsi alternativi e un piano di gestione del traffico per ridurre al minimo i disagi per residenti, studenti e lavoratori che frequentano la zona.
Il progetto “Restart Scampia” rappresenta una pietra miliare nel percorso di trasformazione del quartiere. Le “Vele”, costruite negli anni ’70 come simbolo di modernità abitativa, sono nel tempo divenute emblema di degrado urbano e disagio sociale. La loro demolizione non è solo un intervento edilizio, ma un passo fondamentale verso un nuovo modello di sviluppo urbano, che mira a valorizzare le potenzialità del territorio e a favorire l’integrazione sociale.
Gli interventi previsti nell’ambito del progetto includono non solo la demolizione degli edifici esistenti, ma anche la costruzione di nuovi spazi abitativi, aree verdi, strutture scolastiche e centri culturali. L’obiettivo è creare un ambiente più sicuro, accogliente e funzionale, in grado di rispondere alle esigenze dei cittadini e di attrarre nuovi investimenti.
La chiusura al traffico di alcune arterie strategiche, come via Antonio Labriola e viale della Resistenza, sarà inevitabilmente accompagnata da disagi, ma rappresenta un sacrificio necessario per garantire il buon esito dei lavori. Le autorità locali hanno ribadito l’importanza della collaborazione dei cittadini nel rispettare le disposizioni temporanee e nel contribuire attivamente al processo di trasformazione del quartiere.
Il progetto ha ricevuto il sostegno di numerose istituzioni, associazioni locali e comitati di quartiere, che vedono in “Restart Scampia” un’opportunità unica per cambiare radicalmente l’immagine di un’area troppo a lungo associata a problematiche di marginalità sociale e criminalità. La rigenerazione urbana non si limiterà alla dimensione fisica degli spazi, ma punterà anche a promuovere una rinascita culturale e comunitaria, attraverso l’organizzazione di eventi, laboratori e iniziative che coinvolgeranno direttamente i residenti.
Una volta completati i lavori, l’area ex “Vele” sarà trasformata in un moderno distretto residenziale e culturale, caratterizzato da edifici a basso impatto ambientale, ampie zone pedonali e una rete di servizi pubblici efficienti. La creazione di nuove infrastrutture e il miglioramento della mobilità interna ed esterna al quartiere contribuiranno a favorire l’integrazione di Scampia con il resto della città, superando le barriere fisiche e simboliche che per decenni l’hanno isolata.
L’avvio di “Restart Scampia” segna l’inizio di una nuova era per il quartiere, che si prepara a diventare un modello di rigenerazione urbana e sostenibilità. La demolizione delle “Vele” non rappresenta solo la fine di un’epoca, ma anche l’inizio di un futuro che ambisce a restituire dignità e speranza a una comunità che merita di essere protagonista di una vera e propria rinascita.