Un accordo storico è stato siglato, promettendo di trasformare l'area ex Italsider di Bagnoli con un investimento di 1,2 miliardi di euro. Questo protocollo d'intesa, firmato dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e dal sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, segna un passo cruciale nella lunga e complessa storia della riqualificazione di Bagnoli, un progetto in cantiere da oltre trent'anni.
Le risorse assegnate con la legge del 7 maggio 2024, che ammontano a 1.218 milioni di euro per il periodo 2024-2029, derivano dal Fondo per lo Sviluppo e la Coesione. Questi fondi saranno destinati a una serie di interventi cruciali per la bonifica e lo sviluppo dell'area, tra cui la completazione della bonifica del parco urbano, infrastrutture energetiche e di telecomunicazione, viabilità interna e accessibilità, infrastrutture idriche, rimozione della colmata e bonifica degli arenili, risanamento dei sedimenti marini, interventi al waterfront e la creazione del Parco Urbano.
Il percorso di Bagnoli verso la riqualificazione inizia nei primi anni '90, quando l'Italsider cessò le attività, lasciando un'eredità di degrado ambientale e crisi economica. Nel 1995, la giunta comunale di Antonio Bassolino lanciò un ambizioso progetto di riqualificazione dell'area, ma l'iniziativa incontrò numerosi ostacoli legali e finanziari. Il progetto passò attraverso diverse fasi e società, con Bagnolifutura che riuscì a completare parzialmente alcuni interventi, ma senza riuscire a concretizzare la visione originaria.
Nel 2013, una pesante battuta d'arresto si verificò con l'apertura di un'inchiesta giudiziaria sulla bonifica, che portò al sequestro dei suoli e alla paralisi dei lavori. Tuttavia, nel 2021, con l'elezione di Gaetano Manfredi a sindaco e la sua nomina a commissario per Bagnoli, il progetto ha ricevuto un nuovo impulso. Manfredi ha lavorato in silenzio, approvando il Masterplan del progetto e definendo una roadmap chiara per il futuro.
La firma del protocollo d'intesa rappresenta un momento di svolta. Giorgia Meloni, durante la cerimonia, ha sottolineato l'importanza di affrontare sfide difficili per riavvicinare i cittadini alle istituzioni. Manfredi ha ribadito la necessità di una roadmap precisa e robusta per evitare ulteriori delusioni per la comunità locale. Il progetto prevede la creazione di un Parco Urbano su circa 250 ettari, che diventerà il polmone verde della città, integrando residenze, servizi e strutture ricettive.
Il piano finanziario per la riqualificazione di Bagnoli include lo sviluppo di infrastrutture viarie e idrauliche, la realizzazione del Parco Urbano e la rinascita del waterfront e della spiaggia. Questo approccio multidimensionale non mira solo al recupero ambientale e urbanistico, ma anche al rilancio economico attraverso la promozione di imprese legate alla green e blue economy, centri di ricerca e opportunità di alta formazione.
La firma del protocollo è stata accolta con cauto ottimismo dalla comunità locale, che ha sofferto per decenni a causa delle promesse non mantenute. L'obiettivo è restituire a Bagnoli la dignità e la prosperità che merita, trasformando il quartiere in un esempio di sostenibilità e innovazione. La promessa è di un quartiere rigenerato, dove la storia industriale lascia spazio a un futuro di verde, acqua e vita.
L'accordo siglato a Napoli potrebbe rappresentare un nuovo inizio per Bagnoli, un'area che ha visto troppi progetti fallire nel corso degli anni. Si spera che questo protocollo non solo segni una svolta nella storia di Bagnoli, ma costituisca anche un modello di come la rigenerazione urbana possa contribuire alla rinascita economica e sociale di un'intera comunità.