L'area su cui sorge il nuovo campetto era un tempo nota come il "fortino" del clan camorrista Di Lauro, un luogo simbolo della criminalità organizzata che ha segnato profondamente il quartiere. Per oltre vent'anni, questo spazio è rimasto abbandonato, un triste ricordo di un'epoca di violenza e degrado. Tuttavia, grazie all'impegno della Fondazione Il Fatto Quotidiano e al sostegno decisivo del Vuolo Group, la struttura è stata riqualificata e trasformata in un centro di aggregazione sociale.
La Fondazione Il Fatto Quotidiano, l'organizzazione umanitaria legata al noto giornale, ha giocato un ruolo cruciale in questa trasformazione. Con la missione di promuovere la legalità e il benessere sociale, la Fondazione ha coordinato e finanziato gran parte dei lavori di riqualificazione. Cinzia Monteverdi, Presidente della Fondazione, ha dichiarato: "Questo progetto rappresenta una vittoria della comunità contro la criminalità, un segno tangibile che il cambiamento è possibile quando ci si unisce per una causa comune."
Il Vuolo Group, una società con un forte impegno nel sociale, ha fornito risorse essenziali per la realizzazione del progetto. Francesco Origo, Amministratore Delegato del gruppo, ha sottolineato l'importanza della collaborazione tra settore privato e organizzazioni no-profit per il miglioramento delle comunità locali. "Siamo orgogliosi di aver contribuito a un progetto che non solo riqualifica un'area degradata, ma offre anche opportunità concrete ai giovani del quartiere," ha affermato Origo.
Il Secondigliano ASD è un'associazione sportiva dilettantistica senza fini di lucro, è il cuore pulsante della rinascita del Parco Laudati. Fondata con l'obiettivo di contrastare l'evasione scolastica e promuovere l'inclusione sociale attraverso lo sport, l'associazione ha già arruolato circa 200 atleti di età compresa tra i 7 e i 40 anni. Attraverso il calcio, questi giovani trovano un'alternativa positiva alla strada, imparano valori come la disciplina, il lavoro di squadra e il rispetto reciproco.
L'inaugurazione del campetto vedrà la partecipazione di importanti figure istituzionali e del mondo dello sport. Tra i presenti, il Procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo Giovanni Melillo, il Procuratore di Napoli Nicola Gratteri, il Sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, e il Presidente della FIGC Campania Carmine Zigarelli. Maddalena Oliva, Vicedirettrice del Fatto Quotidiano e ideatrice del progetto, sarà tra i principali oratori, evidenziando il ruolo dei media nel promuovere la giustizia sociale.
La trasformazione del Parco Laudati rappresenta un simbolo potente di speranza e resilienza per la comunità di Secondigliano. In un'area spesso associata a problemi socio-economici e criminalità, questo progetto dimostra che il cambiamento è possibile. Attraverso l'impegno collettivo, è stato possibile non solo recuperare un'area abbandonata, ma anche creare uno spazio dove i giovani possono crescere in un ambiente sano e positivo.
Il nuovo campetto di calcio non è solo un luogo per giocare, ma un catalizzatore per il cambiamento sociale. Offre ai giovani un'alternativa costruttiva, riduce il rischio di devianza e promuove uno stile di vita sano. Le attività sportive organizzate dal Secondigliano ASD non solo migliorano la forma fisica, ma favoriscono anche lo sviluppo di competenze sociali e comportamentali.
Molti membri della comunità hanno condiviso le loro esperienze e riflessioni su questo progetto. Marco, un giovane atleta del Secondigliano ASD, ha detto: "Questo campo ci ha dato una nuova speranza. Non siamo più definiti dal nostro passato, ma dal nostro futuro." Maria, una madre di uno dei giovani calciatori, ha aggiunto: "Vedere mio figlio giocare qui mi riempie di orgoglio. È un segno che le cose possono cambiare, che c'è speranza per un futuro migliore."
Giovanni Melillo, durante il suo discorso all'inaugurazione, ha sottolineato l'importanza di progetti come questo per il rafforzamento della legalità: "Ogni spazio recuperato alla criminalità è una vittoria per la società civile. Questo campo di calcio è un simbolo di resistenza e rinascita." Anche Nicola Gratteri ha ribadito l'importanza della presenza delle istituzioni: "Il nostro impegno è garantire che progetti come questo ricevano il sostegno necessario per prosperare e crescere."
L'inaugurazione del campetto di calcio nel Parco Laudati non è solo un punto di arrivo, ma anche un punto di partenza. La speranza è che questo progetto ispiri altre iniziative simili in tutta Napoli e oltre, dimostrando che la collaborazione tra comunità, istituzioni e settore privato può portare a risultati straordinari. Questo progetto è un esempio tangibile di come lo sport e la comunità possano fare la differenza, offrendo ai giovani un'alternativa positiva e costruendo un futuro migliore per tutti.
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