Il 5 maggio 1998, una terribile alluvione fece esondare il fiume Sarno, nella provincia di Salerno, portando via 161 vite umane e lasciando dietro di sé una scia di distruzione. Tra le numerose vittime di quella terribile tragedia c'è Vincenzo Di Maro, un medico coraggioso di Secondigliano il cui sacrificio ha lasciato un'impronta indelebile.
Il dottor Di Maro era un uomo di soli 39 anni, ma il suo coraggio e la sua dedizione alla comunità lo hanno reso un eroe agli occhi di tutti coloro che lo conoscevano. Quella sera fatidica, Di Maro si trovava presso l'ospedale Villa Malta, quando le acque del fiume Sarno hanno iniziato a straripare, trasformando la tranquilla notte in una lotta per la sopravvivenza.
Nonostante il suo turno di lavoro fosse già terminato, Di Maro non ha esitato a restare in ospedale per soccorrere i feriti e assistere coloro che necessitavano di cure mediche urgenti. È stato ritrovato mentre teneva ancora due persone per mano, cercando disperatamente di portarle in salvo da acqua e fango. La sua dedizione al dovere e il suo coraggio incondizionato sono stati riconosciuti con la medaglia d'oro al valor civile, conferita postuma in suo onore.
Ma il suo eroismo non si è limitato a quella tragica notte. Il ricordo di Vincenzo Di Maro vive ancora oggi attraverso l'associazione che porta il suo nome, fondata dal fratello Domenico per onorare la sua memoria e continuare il suo lavoro nell'assistenza e nella cura delle persone. Inoltre, una delle strade centrali del quartiere, l'ex Via Vittorio Emanuele, è stata a lui dedicata.
In un mondo dove gli eroi vengono troppo spesso dimenticati, è nostro dovere onorare coloro che hanno sacrificato la vita per il bene degli altri. Il medico rimarrà per sempre un simbolo di coraggio, dedizione e altruismo, e la sua memoria continuerà a ispirare generazioni future a seguire il suo esempio di servizio e sacrificio per la comunità.